MADRID GAY-FRIENDLY

Una città vivibile, allegra, il centro della movida, la madre del divertimento...ma con un certo stile, talvolta un po' snob, sicuramente elegante. Madrid meta di viaggi più o meno culturali o di rapidi weekend low-cost non lascia certo a bocca asciutta. Dalla Plaza Mayor dove capitano proprio tutti, al parque del Buen Retiro, rifugio godereccio nelle giornate di sole, al mercato di San Miguel, ricco di stuzzichini da provare accompagnati da una succosa sangria, tanto per ripercorrere tutti i cliché. Per non parlare del Museo del Jamon, meta culinaria di giovani (e non) squattrinati alla ricerca di panini e cerveza a prezzi stracciati. E poi l'alternativa Malasaña coi suoi graffiti fricchettoni, dopo una visita doverosa al Prado, al Museo Reina Sofia, alla ricca e originalissima collezione Thyssen. Ho dimenticato niente? ah sì...Madrid civilissima, soprattutto. Una città dove un mozzicone gettato a terra fa molto più scandalo di un tenero bacio gay, come in effetti dovrebbe essere. Due ragazze che si scambiano effusioni in pubblico senza destare sguardi di riprovazione o perlomeno di stupore. Un'integrazione sociale e culturale ancora utopica per il nostro Paese, fermo com'è alla visione dell'omosessualità concepita come sviluppo deviato o semplice desiderio di trasgressione. Dopo Amsterdam e Londra è ora uno degli approdi  più ambiti da tanti nostri connazionali intenzionati a vivere liberamente i propri affetti. E così, passeggiando per La Chueca, il quartiere gay della capitale, ritrovo il mio spirito libero e penso a come sarebbe abitare questa città gay-friendly che lascia spazio a tutti e che fornisce spunti creativi ad ogni angolo.
Beh...forse un giorno....

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